Lughnasadh

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    Lammas è il primo dei tre sabbat dedicati al raccolto e anche uno dei Sabba maggiori. Una festa legata al mondo agricolo ed in particolar modo alla raccolta del grano. Per le antiche genti la mietitura del grano era una festa decisiva, il frumento che riuscivano a raccogliere sarebbe stato il sostentamento della comunità, infatti il valore di questo cereale era, ed è, enorme per l’alimentazione, soprattutto per la gente con poche risorse.
    Nell’Europa meridionale il I Agosto era l’inizio della raccolta, mentre nell’Europa continentale questo avveniva un po’ più tardi e la festa era un piccolo periodo di riposo e bagordi prima dell’inizio della stessa.
    Lughnassad (pronuncia Luunasa) deve il suo nome al Dio del fuoco e della luce Lugh, presente nelle mitologie nordiche, e significa la “commemorazione di Lugh”, ma l’origine mitologica della festa viene fatta risalire alla madre di Lugh, Tailitiu, la
    quale nel tentativo di preparare per le messi la terra d’Irlanda morì, fu il Dio della luce a imporre agli Irlandesi l’istituzione di una festa in onore suo e di sua madre istituendo giochi funerari in ricordo della madre.
    Lughnasadh, conosciuto anche come Vigilia d’Agosto, Festa del Pane, Casa del Raccolto e Lammas, non era necessariamente celebrato in questo giorno. Originariamente coincideva con il primo giorno di raccolto.
    Una delle più conosciute pratiche, in alcuni luoghi ancora oggi praticata, era quella di raccogliere l’ultimo covone mietuto e di farci una bambola che rappresentasse la Dea della terra e del grano, questa bambola veniva poi tenuta fino all’anno successivo per propiziare un raccolto migliore per l’avvenire e poi in alcune culture veniva bruciata.

    Molte sono le tradizioni legate a questi giorni, in molti luoghi si svolgevano giochi di forza e prove in onore di Divinità, e in antichità i vincitori di queste prove ivenivano i Re della comunità, in altre zone il fuoco faceva da padrone alle feste enormi falò venivano accesi in onore di questa o quella Divinità agreste. Questa festa è inevitabilmente legata alle sue precedenti, dopo l’introspezione del Solstizio d’Estate è arrivato il momento di tirare le prime somme dell’anno trascorso e raccogliere i primi frutti che sono stati piantati e coltivati in noi. Essendo una festa
    Solare dove possibile sarebbe bene festeggiarla in pieno giorno alla presenza della Luce e del Sole, dove questo non è attuabile accendere fuochi e candele in modo che la luce sia sovrana anche sulla notte. Questo è un giorno dove gli antichi facevano bagordi e perché allora non replicare anche oggi questo modo di festeggiare, allegro, solare, senza però dimenticarsi di gardare dentro e prepararsi allo sprint finale della Ruota dell’Anno.

    Era tempo di baldorie propiziate dal calore estivo e si celebrava l’inizio del raccolto e l’offerta dei primi frutti agli dei (la festa era detta “del primo raccolto”), così come pure la potenza della luce solare e l’abbondanza generosa della natura. Il sole aveva trionfato su venti, gelo e nebbie e ora il raccolto era pronto. Ma la fertilità è anche un concetto legato alla sessualità umana, così nell’antica Irlanda si celebravano i cosiddetti matrimoni di prova che duravano
    un anno e un giorno.
    La località principale dove si celebravano questi matrimoni era in Irlanda a Teltown, località che ha preso il nome dalla Dea Tailtiu. Vicino a una fossa dove sgorgava una sorgente era eretto un muro con un foro: uomini e donne stavano sugli opposti lati del muro, senza potersi vedere ma spingendo insieme le mani attraverso il foro le loro mani. Se agli uomini piaceva l’aspetto delle mani delle donne le afferravano e ciò sigillava il patto matrimoniale. Il contratto era rinnovabile, ma se alla scadenza del periodo la convivenza aveva avuto cattivo esito, la coppia non doveva fare altro che ritornare al luogo della cerimonia, mettersi schiena scontro schiena e allontanarsi in direzione opposte.
    La festa viene celebrata anche con fuochi rituali accesi in cima alle colline, come in Galles, nell’isola di Man e in Irlanda, dove i falò sono anche occasione di danze di licenziosità. La pianta sacra di Lughnasadh è la spiga di grano o di orzo. Lugh e Llew sono divinità del grano, di morte e di rinascita, perché il grano tagliato rinasce come farina e pane.

    Celebrare Lammas:
    Proviamo ad andare nei campi dopo la mietitura: se saremo fortunati potremo trovare alcune spighe sopravvissute alle implacabili mietitrebbiatrici. Raccogliamole e formiamo con esse una bella ghirlanda intrecciata con nastri dorati, il colore del dio Lugh.
    Conserviamola in casa o regaliamola alla persona più cara, come auspicio d’abbondanti raccolti materiali e spirituali nelle nostre vite.

    RITUALE: Prendere alcune spighe di cereali, alcune manciate di chicchi di grano, una pagnotta di pane e una coppa di vino. Si accendono tre piccoli fuochi oppure (se non possiamo celebrare questo rituale all’aperto) tre candele gialle o dorate. Si inizia da quello di destra dicendo: “In onore di Lugh, Dio della Luce”. Poi si passa ad accendere il fuoco o la candela di sinistra dicendo: “In onore della Dea della Terra”. Infine si accende il fuoco (o la candela) centrale dicendo: “In onore del Re del Grano che muore per donarci la vita”. A questo punto con le spighe che ci siamo procurate formiamo un mazzo,
    legandolo con un nastro giallo o dorato e collocandolo nello spazio davanti alle
    tre candele o ai tre fuochi. Si prende una manciata di chicchi di grano e si compie lentamente un giro a spirale attorno al nostro mazzo di spighe, verso l’esterno e in senso antiorario. Camminando si lascia cadere lentamente il grano dietro di noi, dicendo: “Percorro il sentiero della Madre Terra”.
    Dopo aver compiuto tre giri intorno al mazzo, ci si ferma in meditazione sul significato del grano e poi si ritorna verso il mazzo, sempre muovendo a spirale ma stavolta in senso orario. Si lasciano cadere altri semi di grano, dicendo: “Percorro il sentiero del Dio della Luce”.
    Ci si ferma in meditazione sul Dio Sole che sta per iniziare il suo viaggio nell’Altro Mondo. Poi si leva in alto il pane, la coppa di vino e si consumano questi cibi, lasciando briciole e gocce di vino da versare sulla terra.

    [Fonte - forum]
     
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